Claudio Nicastro: febbraio 2012

Aggrotava la fronte e socchiudeva gli occhi per cercare di ripararsi dalle lame del vento- Il Fluo è come se provasse piacere nel consumarsi, nello sfibarsi, nel vedere il punto massimo della FLUO_orescenza. In realtà vive due vite, si.. avanti ed indietro dal varco spazio temporale, che quasi come due facce dello stesso specchio, custodisce i suoi due perchè. Da Un unico punto due forze gemelle schizzano in direzioni opposte, il verde acido e il fuscsia rossastro, a volte è pericolo, si sfiorano, si affrontano, ma alla fine sgorgano nella stessa foce. Da un insolita angolazione l'affascinante business a volte basta, la conquista, la lotta,la preda, occhi ipnotizzati che ti ricoprono di un potere immenso. Crei, disfi, generi, provi, riesci. Si, tutto ciò a volte basta_ Ma il sentire..? Sentire.. sentire il tuo inside che senza un perchè genera colore, colore ben assestato, ben posizionato, sentire un insolita tranquillità generata da un suono ed infine morire davanti alla necessità di perdere per un attimo il controllo, sapere che quella è l'unica scelta possibile per rendere unica la ricetta. Il Nuovo Colore è li, forse ignaro del ruolo fondamentale che ricopre. E' sempre più carico di sfumature, si osserva, si prova, rotola, distrugge, urla insaziabilmente. A volte senza volerlo ti imbratta con la sua parte più grigiastra. Il fluo sorride con affetto, crede molto nel suo intuito, a volte intravede una forma, ma non è ben definita, sà che sarà un successo.

Claudio Nicastro