IO Marketing

Cos'è il Marketing..? 

Visual Marketing Claudio Nicastro c



Il Marketing è vita,  perchè alla base di ogni processo relazionale. "Il Marketing è Arte, Arte che si converte in comunicazione , finalizzata al persegiumento di un obiettivo 

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Claudio Nicastro


Quando si dice ..NON AVREI POTUTO FARE ALTRO.
..Marketing parola che qui in Italia  assume diverse connotazioni semiotiche.
Per i non addetti ai lavori, nella migliore delle ipotesi, significa fare un lavoro "moderno"dinamico, di qualsivoglia  natura" Nella peggiore, e quindi per i più conservatori.. un modo come un altro di sbarcare il lunario.
Bene Signori .. io opero in Puglia e sono un Brand Manager-- ahahaha .. Sapete cosa vuoldire avere un costante imbarazzo quando qualcuno ti chiede ..che lavoro fai??  Sopratutto quando questo qualcuno ha l'eta di tua madre o tuo padre..All'inizio ero realamente intenzionato a spiegare di cosa mi occupassi, ora mi qualifico, dopodichè consiglio di fare una ricerca su GOOGLE.
Il Marketing.. un fantastico insieme di strategie in movimento , proiezioni e giusto attitude che vestono la tua creatività e che diventano numeri..si numeri - Numeri che gridano nei bilanci aziendali-
Chi ama il settore come me lo sa.. quanto è forte l'adrelina che si prova quando una giusta strategia funziona .. quando un Brand e il suo Claim sembrato nati per apparire insieme-
IL DECOLLO ..eccò diciamo che la sensazione è la stessa ...moltiplicata

Certo .. un minimo bisogna essere portati... avere un sorta di talento naturale nel  "far girare le cose" nel lottare, NEL PROIETTARE IL PROPRIO IO.

Riflettete su questo.. quanto IO AVETE?


"E' POSSIBILE CONIARE LA FORMULA DEL SUCCESSO?"
Da; "Il quodiano del Futuro:Il Sole24Ore"
Claudio Nicastro



Claudio Nicastro"La chiave del successo"
Occupare i vertici di  Settore,e rappresentare un'icona idiscussa dell'informazione e della comunicazione Italiana, come nel caso del Sole24Ore, comporta un costante aggiornamento ed una forte propensione all'implementazione ed  allo sviluppo.
Mantenere alti  i livelli di performance implica sforzi notevoli in un contesto globale in continua evoluzione.
Ma non basta.. Come gestire le entità intangibili? Parlo dei valori di una marca, di tutto ciò che orbita intorno ad un Brand ma che non si vede..ragion per cui deve essere assolutamante potente.  Per l'ottimizzazione delle risorse e  minimizzazione del del rischio applicherei un approccio quasi matematico. Mi riferisco alla gestione di quell'impalbabile componente, che in antichità avrebbe forse assunto connotazioni surreali e magiche, che decreta il successo e l'insuccesso di un determinato oggetto di analisi. Prendiamo il lancio di un new product sul mercato. Oltre il suo potenziale funzionale, è determinate la misura in cui i valori di tale prodotto siano percepiti e condivisi dal target di riferimento . Tutto ruota intorno la creazione di VALORE-- valore che puo far balzare le quote di un prodotto in Eldorado..o scagliarle in picchiata nel baratro. Ancora più fondamentae oggi, dove la corsa allo star system sembra essere divenuta prerogativa comune., adottare le giuste tecniche e sperimenate le giuste formule.. per la creazioe e gestione del Valore.
Un Passato importante, e il giusto rapporto con le New Tecnolgy.. Questo è il punto in cui avviene il processo di CREAZIONE " IL Prestigio supportato dalle New technology  cambia forma e diviene Valore Aggiunto"
Questo script fa parte della  mia tesi di Laurea. Mentre facevo le miei ricerche la cosa mi fece pensare  molto, perchè, se adirittura un colosso istituzionale Confindustriano come il  Sole24Ore , rimette tutto in gioco aggiornando l' apparato mediale,  chi lotta quotidianamente per restare a galla su un mercato sempre più insidioso cosa dovrebbe fare?? -- Non c'è prestigio e potenza istituzionale che tenga-- chi non fa updating costante è destinato ai margini--


Claudio Nicastro



Spot Giulietta" LA CARTA IN PIU' FECE CADERE IL CASTELLO

                      




Devo dire che all'inizio sono rimasto davvero sorpreso. Un bello spot, leggermente sopra la media, partendo dal presupposto che a mio parere, nonostante una simpatia  per la famiglia e la dirigenza, il migliore prodotto di Fiat sono proprio gli spot e le felpe.
Una Regia ad alta risoluzione,  giusto concept emozionale, il testimonial d' oltre oceano.. insomma tutti i giusti elementi per dar vita ad un piccolo colossal made in Italy . L'inizio va bene.. infonde una giusta dose di curiosità, sicuramente aiutati da una brillante Uma Thurman che diventa property del prodotto. Giusto speaker narrante.. la prima vacillazione di valore aggiunto l'avverto nella parte centrale quando Uma diventa potenza, linkando l'attenzione a  Kill Bill, ERRORE.. avrei espresso potenza in altro modo.. sottolineando che il product benefit principale  nn è di certo la potenza. Ora non penso che ci fosse un accordo, una sorta di partenership.. anche se potrebbe essere. Perchè distogliere l'attenzione facendo luce su KILL Bill, spezzando cosi'  il rapporto emozionale tanto cercato.. nuvole tuoni, vento, speaker suadente.. Cmq una scelta.. che come avreta capito io sicuramente non avrei fatto. Andiamo avanti e focalizziamoci sul problema reale.

Passando sopra la confusione che c'é fra  Claim e Pay off.. Qualè  è il claim.?  La citazione di Shakespeare?  Qualè il pay off ?  Senza cuore saremmo solo macchine? Non avrei mai messo questi due script insieme-- sono potenti-e in virtù di questa potenza si annullano a vicenda..MA andiamo avanti

Andiamo a individuare la carta che fece cadere il castello...ILVero ERRORE E' PROPRIO LI DOVE SI DOVREBBERO  RIASSUMERE E D ADDENSARE  TUTTI I VALORI DEL PRODOTTO veicolati da quelli emozonali. Il CLAIM

"Io sono giulietta, e sono fatta della stessa materia DI CUI sono fatti i sogni"

Cosa avete provato quando l'avete sentito.. un qualcosa ch non va.. sicuramente un qualcosa che si spezza..
Quel --di cui sono fatti  -- rompe il sogno. L'italiano è una lingua complessa articolata, in molti casi inadeguata al compresso mondo dell'advertising-- dove una parola pesa come un magnigno.. come in questo caso.. consiglio una versione troncata...

"Io sono Giulietta e sono fatta della stessa materia dei sogni"  MEGLIO E... Sono sicuro che Shakspeare non se la prenderà..

State sul pezzo!!


CopyWriter 

Claudio Nicastro




Spot Kinder "AL PEGGIO NON C'è MAI FINE"


Non bisogna essere di certo un Guro di settore per valutare che gli spot Kinder sono decisamente uno peggio dell'altro. Il classico qualunquismo travestito da quotidianetà all'Italiana.. Icone dello sport che nella vita mangiano le merendine.. dinamiche lente, speaker insopportabile, shooting scolorito, copy e dialoghi..lasciamo perdere. Andrew Howe e la sgroccona , la Vezzali " si sono fatte gia le 5" ..eutanasia??
 L'unica cosa che non è  proprio da buttar via è il concept.. even if,  gestito davvero male. Mi chiedo.. ma c'è anche qualcuno che fa had map per queste magnifiche produzioni?
E nel caso in cui l'had map si facesse, come è scontato che sia.. posso sapere qual'è L'insight??
Kinder APRI GLI OCCHI -- CAMBIA AGENZIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.

Claudio Nicastro

GIANLUCA TONIOLO NUOVO BRAND GENERAL MANAGER GUERLAIN ITALIA


Dal 1 gennaio 2010 Gianluca Toniolo è entrato in LVMH Parfumes & Cosmetiques Italia come Brand General Manager Guerlain.
Toniolo, una laurea in Economia Aziendale alla Bocconi di Milano, vanta una solida carriera nel mercato cosmetico selettivo italiano. Ha infatti iniziato nel 1997 nel marketing Giorgio Armani Parfums, per poi passare con responsabilità crescenti nell’area commerciale prima in Lancome nel 1999, e poi nel 2004 in qualità di Direttore Commerciale in Yves Saint Laurent, quando ancora faceva parte del gruppo Gucci. Nel 2006 è entrato nel gruppo Zucchi- Bassetti ricoprendo il Ruolo di Direttore Commerciale Worldwide.
Ora la nuova sfida alla guida della filiale italiana di Guerlain, maison francese che dal 1828 scrive la storia della profumeria mondiale. “Il mercato cosmetico selettivo”  afferma Toniolo “è estremamente dinamico ed è molto interessante per me potervi operare con un marchio così importante e ricco di contenuti. Guerlain, infatti propone prodotti di grande innovazione, lusso e design, senza per questo rinunciare alla continua affermazione del proprio DNA storico. Sono convinto che questo aspetto sia determinante, soprattutto in questi tempi non facilissimi. Perché i trend della moda sono evanescenti, ciò che davvero rimane è lo stile. E Guerlain è una marca di grande stile”.
Guerlain è presente sul mercato internazionale dal 1828 quando iniziò una delle dinastie di nasi più famose della storia, arrivata oggi alla quinta generazione. Nasce come maison di profumi ma negli anni ha sviluppato efficacemente anche gli assi cosmetici del trattamento e del make up, sempre perseguendo l’eccellenza e l’originalità nella creazione, una accurata scelta delle materie prime più rare e pregiate, oltre a una grande attenzione alla performance e al design dei propri prodotti.


Michele Papa nominato country manager per l’italia di Itway VAd


Itway VAD (Gruppo quotato al segmento AllStar di Borsa Italiana), distributore a valore aggiunto specializzato nel mercato della sicurezza informatica e della virtualizzazione, annuncia la nomina di Michele Papa a Country Manager per l’Italia di Itway VAD, l’ASA strategica che rappresenta il core business del Gruppo.
In Itway dal 2000, Papa si occuperà in questo nuovo ruolo della gestione generale di Itway VAD in Italia, curando i rapporti con vendor e clienti, sviluppando l’offerta del VAD e definendo strategie di vendita, marketing e comunicazione. Michele Papa avrà inoltre la responsabilità della gestione diretta delle risorse umane e del controllo dell’operatività generale.
39 anni, nato a Ravenna e laureato in Scienze dell’Informazione all’Università degli Studi di Bologna, Papa inizia il suo percorso professionale nel 1996 in Proxima (poi acquisita dal Gruppo IBM) come Capo Progetto Tecnico, con la responsabilità dei progetti ERP di diverse aziende. In Itway VAD ricopre inizialmente il ruolo di Product Manager e successivamente quello di responsabile della Business Unit Piattaforma/Infrastruttura per l’offerta Oracle, Citrix, VMware, SUN Microsystems, StorageTek, VERITAS-Symantec. Nel novembre 2008, ricopre l’incarico di Sales & Marketing Manager e Vice Country Manager per l’Italia.
Michele Papa avrà l’obiettivo di rafforzare le strategie di sviluppo, di valorizzare ulteriormente le competenze distintive a Valore Aggiunto di Itway VAD, di sviluppare il go to market aziendale  per consolidare i risultati ottenuti e contribuire alla definizione delle linee strategiche che guideranno l’azienda verso nuovi traguardi.
“La professionalità, le competenze e la conoscenza del mercato e della tecnologia sviluppate da Papa nel corso degli anni, molti dei quali trascorsi crescendo insieme con Itway, lo rendono il candidato ideale per ricoprire questo nuovo ruolo”, ha commentato Cesare Valenti, VP Esecutivo Marketing Strategico del Gruppo Itway.




Sergio Satriano nominato General Manager di Sodexho Pass Italia




Sodexho Pass Italia, azienda parte del gruppo internazionale Sodexo e attiva nel settore dei servizi e dei benefits per le risorse umane, annuncia la nomina di Sergio Satriano a General Manager.
Classe 1967 Satriano entra a far parte del team Sodexo nel gennaio del 2000 con la qualifica di  Direttore Marketing e New Business della sede italiana Sodexho Pass - Milano. Successivamente all’acquisizione della nomina a Direttore Vendite e Marketing per l’Europa centro-orientale, Satriano trasferisce la propria attività presso l’Headquarter Sodexo di Parigi, una nomina che lo vede impegnato nella ridefinizione dei piani strategici di ogni Paese e nello sviluppo e rafforzamento dei team di vendita e di marketing locali.
Dal 1 ottobre 2009, Satriano acquisisce la carica di General Manager presso la sede italiana Sodexho Pass di Milano, dove attualmente vive. Un percorso che dura dieci anni e che lo vede oggi alla guida di tutte le attività e dei servizi erogati dalla “Motivation Company”.
Sodexo Pass Italia ha oggi un portfolio di oltre 7.000 aziende clienti, 450.000 beneficiari e un network di 100.000 esercenti affiliati, selezionati nel tempo sulla base di elevati standard qualitativi e di servizio. La rete di Sodexo, oltre agli esercenti affiliati per i buoni pasto, comprende più di 3500 punti  vendita ove spendere Pass Gift e Pass Incentive: grandi catene retail, centri benessere, tour operator e agenzie specializzate in viaggi experience.




 

 

INTERVISTA A SIMONA PORTIGLIOTTI – Brand Manager Nintendo Italia








1) Quale definizione darebbe al marketing (a breve e medio termine) ?
Io reputo che il marketing sia l’insieme di tutte le attività che un’azienda può ideare e
mettere in pratica per promuovere un prodotto, sia dal punto di vista commerciale ma direi soprattutto per quanto riguarda la sua riconoscibilità sul mercato e verso il pubblico.
Sono tutte le attività che possono essere realizzate per far conoscere, far desiderare e quindi far acquistare un prodotto od un servizio.
Questo è vero nella storia ed è altrettanto vero nelle contingenze meno favorevoli.
Ciò che cambia di epoca in epoca, di situazione in situazione è la leva su cui si agisce ovvero come far conoscere e apprezzare un determinato prodotto. Nei momenti meno
favorevoli, ad esempio, risulta più importante puntare sull’emozionalità e sull’esigenza;. L’emozione crea sempre desiderabilità ma nei momenti difficili si accresce il desiderio di evasione. Naturalmente il desiderio deve fare i conti anche con il “portafoglio” ed proprio in questa fase che interviene la promozione che ha essenzialmente la finalità di far percepire il vantaggio per l’utente.
Il videogioco, per esempio, è un oggetto superfluo e non è neppure un oggetto fondamentale per la crescita di una persona ma visto in un’altra ottica può essere proposto come un oggetto fonte di risparmio. Può essere un prodotto intorno al quale, all’interno della casa, la famiglia si unisce e si riunisce, evitando così spese aggiuntive per vivere esperienze all’esterno. L’unione della famiglia in un momento di difficoltà diventa così un’occasione di condivisione, di socializzazione e di risparmio. Dipende da come viene presentato il prodotto. In altri momenti storici il videogioco è stato presentato soltanto come oggetto costoso ed uno strumento ludico.
2) Nella sua azienda come è strutturata la funzione marketing ?
Tutti i nostri dipartimenti hanno una struttura orizzontale, compreso il marketing.
C’è un direttore a cui fanno capo vari manager di funzione. Con il direttore marketing, collaborano due brand manager, una persona che gestisce il web, una persona che gestisce le relazioni pubbliche e l’ufficio stampa, una persona che gestisce gli eventi ed una risorsa junior che serve di appoggio a tutti e si occupa di customer service.
L’ufficio marketing si avvale poi di strutture esterne per la creatività, i media,
l’ufficio stampa, gli eventi ed altre strutture che ci supportano nei progetti speciali.
3) Come potrebbe definire la mission e la filosofia dell’azienda ?
L’obiettivo di prodotto per Nintendo è mettere tutte le proprie risorse per la creazione e realizzazione di giochi. La mission dichiarata proprio questo anno dal nostro presidente worldwide è portare il sorriso sui volti delle persone. E’ un obiettivo chiaro e semplice ma non facile da raggiungere. Tutti i report dei nostri progetti devono essere chiusi con immagini reali, non costruite, di persone che si divertono usando i nostri prodotti. Il pubblico deve percepire il nostro sforzo per farlo divertire.
4) Quali sono le politiche e le strategie di marketing adottate dalla sua azienda ?
Da tempo ormai il nostro principale obiettivo è quello di allargare la base dell’utenza;
ci rivolgiamo ormai ad un pubblico di massa e non più ad un pubblico specializzato.
Questo è il grande cambiamento su cui siamo impegnati e sarà anche il focus per il futuro. Allargare la base significa individuare sempre nuovi target da intercettare;
in questo momento stiamo portando avanti progetti per finire di conquistare il pubblico
femminile e il pubblico “over fifty” con prodotti come “brain training”, mantenendo comunque sempre fede e coerenza al posizionamento “naturale” del prodotto cioè
a ciascun target il suo prodotto. Sarebbe sbagliato sovvertire queste regole solo per aumentare il fatturato. Poi abbiamo i prodotti storici per bambini come “Pokemon” e Supermario”
5) Come si configura nella sua azienda il marketing: tattico, strategico ?
Utilizziamo entrambe le modalità. Si parte da un concetto strategico sviluppato basandoci sulle indicazioni della nostra casa madre, sposando e localizzando le guidelines; dobbiamo quindi essere bravi a tradurre i concetti dettati dall’headquarter per adattarli alle esigenze specifiche del territorio in cui dobbiamo operare. Dalla strategia generale elaboriamo poi operazioni tattiche: a seconda del periodo dell’anno o del target di riferimento studiamo determinate attività e iniziative.
6) Secondo lei come sarà il marketing prossimo venturo ?
A mio giudizio il marketing è e sempre più nel futuro sarà vicino alle persone. Non si può più parlare di marketing generalista o indifferenziato o pop (popolare) ma si tratta ormai di un marketing mirato sulle persone o gruppi. Questa sarà l’evoluzione: un marketing che sempre più vuole entrare in relazione, vuole andare verso le persone, che vuole tener conto delle esigenze dei consumatori.
Questo determina però una doppia esigenza: saper ascoltare ma anche saper gestire le richieste dell’utenza, altrimenti può diventare un boomerang.
Per quanto concerne l’action marketing, a mio parere non moriranno i grandi mezzi o i grandi interventi ma occorrerà lavorare su molte azioni, estremamente focalizzate,
da dedicare ai singoli target. Si realizzeranno incastri sempre più complessi e coordinati tra azioni above the line e below the line. Mentre in passato si realizzavano azioni di marketing ad ombrello ed a integrazione si realizzavano leggeri rinforzi concentrati su piccole iniziative, ora si pianificano azioni di direct marketing od eventi con grandi risorse e ad ampio spettro e si utilizzano media a basso investimento come le tv satellitari o supporti a diffusione locale.
7) Quale definizione potrebbe dare di comunicazione aziendale ?
E’ l’insieme delle attività volte a delineare l’azienda agli occhi di tutti i referenti: consumatori, trade, stampa, istituzioni. In latre parole è l’immagine che l’azienda vuole disegnare di sè all’esterno. Volontariamente o involontariamente l’azienda comunica sempre qualcosa, anche quando decide di non comunicare. Anche i collaboratori, i manager, gli agenti comunicano lo stile dell’azienda verso l’esterno attraverso il loro comportamento. Molti pensano che si comunichi solo quand si organizzano in forma scritta le volontà dell’azienda. In realtà la comunicazione aziendale è qualcosa di più complesso, che avviene in molti modi e attraverso molti strumenti.
8) Quali sono le politiche e le strategie di comunicazione adottate dalla sua azienda ?
La filosofia di comunicazione di Nintendo è semplice e lineare. Nata a fine ‘800 come produttrice di carte da gioco, è divenuta col tempo uno delle principali aziende di videogiochi e console; la sua vocazione resta comunque legata alla produzione di giochi.
Si è data una nuova veste; si rivolge ad un pubblico molto ampio, non di nicchia.; si è data l’organizzazione della grande azienda. Tutto ciò deve trasparire nella sua comunicazione.
Dal punto di vista delle strategie media si è quindi fatto ricordo a mezzi capaci di raggiungere segmenti target molto ampi e generalisti.
9) Come si configura nella sua azienda la comunicazione: tattica o di brand ?
Di base vengono portati avanti sia momenti di comunicazione corporate (che devono essere sempre coerenti con quelli della casa madre), sia momenti di attività tattiche.
Ai primi appartengono le comunicazioni sui successi ed i progressi dell’azienda, attraverso resoconti, informazioni e notizie, con una volontà di essere assolutamente trasparenti nel comunicare i dati finanziari.
Ai secondi si riferiscono le attività tattiche relative ai lanci dei prodotti.
I lanci delle console sono considerati invece momenti strategici corporate data l’importanza che questi progetti ricoprono nella nostra azienda. I lanci tattici riguardano invece i prodotti software.
Ovviamente i referenti sono diversi, i pubblici sono diversi, i media sono diversi.
L’azienda attraverso le pubbliche relazioni, ha aperto un dialogo anche con pubblici specializzati. Per esempio le istituzioni finanziarie, le istituzioni sul territorio, le associazione dei genitori, le associazioni che tutelano i bambini.
Tutto questo però avviene con una struttura snella, senza dispersioni od un appesantimento organizzativo.
10) Secondo lei come sarà la comunicazione nel prossimo futuro ?
Non credo che ci saranno grandi cambiamenti. Credo che gli investimenti di comunicazione non subiranno sostanziali modificazioni, anche in periodo di crisi,
perché l’unico sistema che ha l’azienda di preservare le sue specificità e la sua posizione di mercato sia quello di continuare a comunicare la sua immagine.
La comunicazione ai vari target continuerà ad essere un obiettivo costante dell’azienda.
11) Salvatore Sagone asserisce che l’evento è il nuovo media
Qual è il suo pensiero al proposito ?
Può essere. Condivido in parte. E’ uno dei nuovi media anche se ritengo che non possa sostituire gli altri. L’evento riesce ad essere efficace sul pubblico solo quando il pubblico è già stato stimolato dalla comunicazione. L’evento può avere un “effetto valanga”, ma il punto di partenza resta sempre la comunicazione.
12) La sua azienda quali eventi organizza ?
Nintendo organizza un tour. In passato abbiamo sponsorizzato tour insieme ad altri brand e facevamo sampling ma eravamo uno dei tanti poli di attrazione.
Oggi vogliamo che il nostro prodotto sia il protagonista unico e assoluto dei nostri eventi.. Sopportiamo maggiori oneri e molta fatica ma sono maggiori le soddisfazioni e possiamo presentare tutta la nostra gamma. In uno stesso ambito presentiamo prodotti per tutte le fasce di età, invitiamo all’evento l’intera famiglia e ciascun membro della famiglia troverà qualcosa per il suo divertimento.
In questo modo c’è vera coerenza anche a quello che facciamo a livello di comunicazione.
Inoltre realizziamo eventi di lancio nuovi prodotti che possono essere conferenze stampa, presentazioni alla stampa specializzata, eventi rivolti al pubblico per singoli prodotti.
Si va dall’incontro nel parco per provare tutti insieme “wiifit”, alla lezione di musica con “wii music”, al “pokemon day”, sforzandoci di essere più creativi possibile. Cerchiamo di fare sperimentazione di oggetti, di contenuti e di concept di eventi, anche per non annoiarci noi per primi.
13) Con quali finalità ?
Rendere protagonista il prodotto, riuscire a stupire, riuscire , non solo a parole, a dimostrare che possiamo soddisfare una utenza diversa. Un conto è raccontare “brain training” prodotto simbolo di questa nuova generazione di giochi veloci che provano la capacità dei riflessi e le capacità matematiche. Diverso è far provare questi giochi e far costatare al pubblico la potenzialità di coinvolgimento di questi “games”. .
L’obiettivo è sempre sampling e soddisfazione del cliente.
Durante gli eventi c’è la possibilità di vedere le reazioni dei clienti, raccogliere dati informazioni e tenerne conto.
14) Quali promozioni organizzate e per quali finalità ?A quale funzione aziendale è
demandata l’organizzazione delle promozioni ?
Nintendo ha una gestione commerciale lineare: console portatile, software per console portatile, console statica, software per console statica, accessori .
Tutta la parte delle promozioni è gestita dalle vendite a contatto con i clienti distributori, clienti GD, catene. Per questi soggetti si fanno volantini, promozioni in particolari periodi. Sono i distributori che chiedono alle vendite di attivare una promozione in occasione di una certa festività, non è l’azienda a proporre questi interventi.
L’azienda interviene prima, ad esempio nella definizione dei prezzi di base tra una certa linea di prodotti, perché ci siano dei riflessi positivi.
Ci sono anche altri momenti di promozione. Sul punto vendita si possono organizzare dimostrazioni per illustrare nuovi prodotti, arrivando a distribuire piccoli omaggi e gadget.
Questa attività sono gestite dal trade marketing che risponde alla direzione vendite.
a cura di Dario Vitali - Marketing Journal